L’ASSENZA DELLA PRESENZA

La mostra “Camere. Novel Living Concepts “al Palazzo Triennale di Milano è stata concepita in stretta collaborazione col Salone del Mobile e curato da Beppe Finessi, uno dei networker più attivi della scena attuale italiana del design. Sotto la sua osservazione sono state implementate undici sale espositive, che riguardano in modo programmato l’argomento dell’alloggio. Per questo progetto, Finessi ha invitato undici studi di architettura e design italiani a collaborare. Sono stati richiesti “statement” personali sul significato del vivere all’inizio del XXI secolo. La risposta probabilmente più poetica è stata quella dall’architetto e dalla coppia di designer Marta Laudani e Marco Romanelli con la loro “sceneggiatura” de “L’assenza della presenza”. Il lavoro ricorda il fatto che la vita significa molto più di avere con un tetto sulla testa. La progettazione delle proprie quattro mura – oggi forse più che mai – è una parte sostanziale della “presentazione” e dell’espressione di sé, del proprio “palcoscenico”. Questo è rappresentato simbolicamente dalle pesanti tende da teatro in velluto blu. Tre aree living che rappresentano le attività domestiche di lettura, assunzione degli alimenti e guardaroba. Ognuna delle tre camere può accogliere solo una persona, per cui Laudani e Romanelli denunciano così liisolamento e la solitudine crescente nella società attuale fatta di “singol”.